Verner Panton

I Designers di Zucchi Arredamenti
Interior Designer: Verner Panton

Verner Panton (1926 – 1998) è stato un industrial e interior designer danese lungimirante e innovativo che si è guadagnato un ruolo di primissimo piano nella storia del design del secolo scorso, grazie al proprio rivoluzionario approccio al colore e ad un senso matematico della forma capace di trasformare la geometria in pura meraviglia.

I suoi progetti che trovo più innovativi sono probabilmente quelli ispirati alle forme organiche – ipnotici viluppi di linee sinuose che sfuggivano a ogni precedente esperimento di design – ma in generale credo che la sua portata rivoluzionaria risiedesse nel suo temperamento caparbio e nel suo istinto sperimentatore. Panton era affascinato dalle moderne tecnologie che si affacciavano in quel periodo nel panorama produttivo ampliando le possibilità dell’industria del mobile e dei nuovi materiali, in primis la plastica, con cui volle – e fortissimamente volle – realizzare la prima sedia colata e stampata in un unico pezzo: l’immortale Panton Chair.

Se il futuro – una delle grandi ossessioni di quegli anni di rapido progresso tecnologico e sociale – veniva immaginato dai visionari dell’epoca come un mondo di infinite possibilità, ma anche di pericolose incognite, e veniva vissuto dall’uomo comune con un mix di curiosità e paure, per Panton invece il domani era un giardino da inventare, in cui coltivare un messaggio divertente, allegro e positivo

Nato a Gamtofte nell’isola danese di Fünen, nel 1944 si trasferisce ad Odense e si iscrive al Politecnico. Nel 1947  i suoi studi lo portano all’Accademia di Copenhagen dove si iscrive al corso di laurea in architettura. Nel 1950 inizia le sue prime esperienze lavorative nello studio di architettura del grande Arne Jacobsen, che affianca nella progettazione della celebre sedia Ant, vera icona del design nordico dell’epoca.

Nel 1955 apre il proprio studio di design e crea i suoi primi articoli di arredamento per la produzione di massa, le sedie chiamate Tivoli e Bachelor con cui inizia la collaborazione con Fritz Hansen che produrrà questi e molti dei suoi successivi progetti di elementi di arredo come la splendida collezione Pantonova (di cui vedete un insieme di sedie e tavolo circolari nell’immagine-gioiello qui sotto, che rapprsenta uno stand di Fritz Hansen e Louis Poulsen del 1972, progettato interamente da Panton) o la sedia Cone disegnata nel 1958 per il ristorante Komigen che Verner Panton ha interamente progettato per i propri genitori, titolari e gestori di un hotel.

Anche se è soprattutto dei progetti di interior design di Verner Panton che voglio parlarvi, non posso non citare una data importante nella sua carriera di industrial designer: il 1960, anno in cui progetta la serie di sedie Stacking prodotta in plastica tramite stampaggio ad iniezione: la prima che venne realizzata tramite l’uso di un singolo stampo. Questo progetto fondamentale si evolverà poi nella S-Chair e quindi nella celebre Panton Chair, che verrà prodotta da Vitra nel 1967 e che credo rimanga uno dei pezzi di design più amati e conosciuti di tutti i tempi.

Nello stesso anno inizia il progetto di interior design dell’hotel Astoria a Trondheim in Norvegia: un tripudio di motivi optical bianchi e neri con cui Panton per la prima volta può sperimentare il suo approccio del “total environment” consistente nell’uso di uno stile portante unitario per la decorazione delle pareti, dei pavimenti e dei soffitti: un approccio integrato a cui si dovrà lo stupefacente potere esperienziale dei suoi progetti successivi come le installazioni Visiona 0 e Visiona 2 a Colonia, il ristorante Varna Palace ad Arhus, e la sede dell’editore tedesco Spiegel di Amburgo con la sua celebre mensa: laSpiegelkantine.

Nel 1963 si trasferisce a Basilea con Marianne Person-Oertenheim, sua futura moglie, dove inizia la sua stimolante e duratura collaborazione con Vitra. In quegli anni le sue collaborazioni e i campi di applicazione dei suoi progetti si moltiplicano: nascono le coloratissime collezioni di tessuti e moquettes per Mira-X, le prime Shell Lamps che susciteranno un grande interesse alla Cologne Furniture Fair a cui seguiranno le Ball Lamps, le Spiral Lamps e molte altre lampade tuttora in produzione, e ancora la straordinaria Living Tower del 1969, indefinibile creatura ergonomica all’interno del quale è possibile sedersi in varie posizioni.

Sono anche gli anni dei suoi principali progetti di interior design: dall’Hasenrain Apartment di Basilea (Svizzera) del 1964 (ultimato nel 1972) agli interni degli uffici della casa editrice Grüner & Jahr ad Amburgo (Germania) passando per gli spazi espositivi perMira-X a Francoforte (Germania) del 1971 e la sorprendente Panton House di Binningen (Svizzera) del 1972 (il suo vero progetto-manifesto, ultimato nel 1987, per cui disegnò la celebre Living Sculpture esposta ora al Centre George Pompidou di Parigi).