George Nelson

I Designers di Zucchi Arredamenti
Interior Designer: George Nelson

Quando racconta la straordinaria storia della sua cinquantenaria carriera, George Nelson descrive una serie di "zap" creativi, vale a dire improvvisi momenti di ispirazione in cui "l'uomo solitario scopre di essere legato a una realtà che non aveva mai sognato".

Uno dei primi "zap" arriva negli anni '30, quando egli è ancora uno studente di architettura a Roma. Prima di tornare a casa, viene folgorato da un'idea. Sarebbe andato in giro per l'Europa a intervistare i principali architetti moderni, con la speranza di vedere pubblicato il suo articolo negli Stati Uniti. Alla fine riesce nel suo intento e, nel corso della sua indagine, fa conoscere la comunità di design statunitense all'avanguardia europea. Questo ha innescato una sequenza di eventi che egli definisce "fortunate" svolte di carriera, ovvero l'inevitabile esito della sua genialità come designer, insegnante e autore.

La prima di queste svolte riguarda l'incarico di editore presso la rivista Architectural Forum. Nel 1942, mentre curava un articolo per la rivista, inizia a sfogliare una serie di foto aeree di città illuminate quando, "zap!", elabora il concetto per la realizzazione del centro commerciale pedonale al centro della città, che viene poi svelato nelSaturday Evening Post.

Poco dopo, un altro "zap" lo porta alla realizzazione della parete di archiviazione, il primo sistema di archiviazione modulare, precursore dei sistemi di arredamento configurabili. La parete di archiviazione viene presentata per la prima volta nel 1945 in un articolo della rivista Life, con un impatto sensazionale sull'intero settore dell'arredamento. D.J. De Pree, fondatore di Herman Miller, rimane talmente colpito dall'articolo che decide di recarsi a New York per fare una visita a Nelson. In quella occasione lo convince a diventare il suo direttore del design, il che spinge Nelson a fondare la sua azienda di design, George Nelson & Associates. Il rapporto amichevole, personale e professionale tra Nelson e De Pree ha come esito la creazione di una fantastica linea di prodotti che comprende il divano Marshmallow e la prima scrivania a L, progenitrice delle moderne postazioni di lavoro.

In un suo articolo Nelson scrive che Herman Miller "non sta giocando a segui il leader". È proprio questo uno dei motivi per i quali George Nelson & Associates ha collaborato con Herman Miller per oltre 25 anni, periodo in cui l'azienda ha guidato l'intero settore del design fino a oggi.

Durante lo stesso periodo, George Nelson & Associates crea una serie di design fondamentali, allestendo anche una serie di showroom ed esposizioni per numerose aziende e organizzazioni.

Nelson dichiara che, affinché un designer possa rispondere in maniera creativa alle esigenze degli utenti, "deve innanzitutto rompere in maniera cosciente e radicale con tutti i valori che egli identifica come contrari alla persona". I designer devono inoltre essere sempre consapevoli delle conseguenze delle proprie azioni sulle persone e sulla società. A questo proposito egli dichiara che il "design totale consiste sostanzialmente nel mettere in relazione il tutto con il tutto". E, sulla base di questo, aggiunge che anziché specializzarsi, i designer devono coltivare un'ampia base di conoscenza e comprensione.

Nelson riesce in questa impresa come pochi avrebbero potuto fare e, con l'aiuto dei suoi improvvisi "zap", contribuisce alla ridefinizione del design moderno, completamente incentrato sulla persona.

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