Il lavoro e la ricerca di Vico Magistretti hanno attraversato e segnato la storia del design italiano, di cui è uno dei padri indiscussi.
Nato il 6 ottobre 1920 a Milano, si laureò in architettura nel 1945 entrando poi nello studio del padre, a sua volta architetto. Dal 1948 iniziò a partecipare alle prime edizioni della Triennale di Milano. Nel 1956 fu tra i fondatori dell'ADI, l'Associazione Disegno Industriale. Nel 1967 entrò come membro nella prestigiosa Accademia S. Luca di Roma.
Tra i numerosi premi e riconoscimenti si segnalano la Medaglia d'Oro alla IX Triennale (1951), il Gran Premio della X Triennale (1954), due Compassi d'Oro (rispettivamente nel 1967 e nel 1979), la Medaglia d'Oro S.I.A.D. Society of Industrial Artists & Designers (1986), il Compasso d'oro alla Carriera (1995), due Medaglie Oro e Argento al Wiener Möbelsalons International (1970),la Sedia d'oro Möbelmesse Köln (1982), la Medaglia d'oro Apostolo del Design Milano (1997).
Continua è stata la sua ricerca nella cultura del progetto e nella sperimentazione innovativa di materiali e tecnologie (plastica e suoi derivati), di soluzioni spaziali (il tema dell'impilabile e del trasportabile) e di forme e funzioni sempre nuove, lontane nel loro rigore dalle mode che hanno attraversato gli ultimi sessant'anni. Le sue opere, esposte nelle principali mostre di design in Italia, Europa, Stati Uniti e Giappone, fanno parte delle collezioni permanenti dei più importanti musei del mondo: dodici tra queste sono nella permanent collection del MOMA New York. Membro onorario del London Royal College of Art di Londra, di cui fu anche Honorary Visiting Professor, e della Royal Scottish Incorporation of Architects, ha insegnato alla Domus Academy di Milano e tenuto conferenze a Milano, Venezia, Roma, Londra, Barcellona, Copenhagen, Aspen, Tokyo e San Paolo.
Ha disegnato per i più importanti marchi italiani ed esteri e vanta il primato del maggior numero di letti progettati per una sola azienda: Flou.
"I pezzi più significativi che ho disegnato, indipendentemente dal loro successo commerciale, sono quelli che hanno fatto un pò la storia delle aziende per le quali li ho progettati. E mi fa piacere constatare che alcuni, come Nathalie, siano ancora in produzione dopo 20 o 30 anni."
Chiudiamo con questa citazione le note biografiche del grande maestro del design italiano, deceduto a Milano il 19 settembre 2006 all’età di 86 anni.